Se si vuole registrare correttamente, con equilibrio e precisione, un’interrogazione, non basta chiederci: “La sa o non la sa?”
Difficile sempre giudicare una prova orale, perché si può dare più peso a questo o a quello:
Meglio chi sa un po’ di tutto, o chi sa bene qualcosa e ha lacune su altre?
Meglio chi ripete con le parole dell’insegnante o usa un lessico derivate dal proprio bagaglio culturale?
Meglio chi ha la dote dell’analisi ma si perde un po’ nei meandri dell’argomento o chi sa sintetizzare il tutto in poche parole?
Meglio fare tante domande o lasciare che l’interrogato parli a ruota libera?
Ognuno ha i suoi criteri personali, da valutare comunque assieme al consiglio di classe, e soprattutto da portare a conoscenza dei ragazzi. Anche questa trasparenza può aiutare nel lavoro di squadra, senza che un brutto voto incrini la fiducia reciproca, ma sia di stimolo ai ragazzi per migliorare al più presto.
Si consiglia comunque di usare una qualunque griglia, per tener conto con maggior lucidità dell’andamento della prova, in tutte le sue componenti, e per valorizzare ogni aspetto dell’impegno del ragazzo…
Qua ne propongo una, articolata su alcune competenze fondamentali:
CONOSCENZA: ricordare le nozioni studiate
COMPRENSIONE: capire il senso di una comunicazione
ESPRESSIONE: comunicare un argomento con una corretta scelta lessicale e grammaticale
ANALISI: distinguere i singoli elementi di una comunicazione globale
SINTESI: unire in modo coerente elementi distinti
APPLICAZIONE: utilizzare in situazioni nuove le regole apprese
VALUTAZIONE: esprimere giudizi e commenti sull’appreso
Forse non tutte sono sempre presenti nella valutazione di una prova orale, e quindi andranno sostituite con altre, più pertinenti alla nostra didattica.
È inoltre sempre possibile, come per le prove scritte, usare la media ponderata.